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Dolore cronico? In Gradenigo le nuove tecniche antalgiche

Peridurale, peridurolisi e stimolatori midollari figurano tra le procedure oggi adottate dalla struttura di Anestesia, Rianimazione e Terapia antalgica diretta dal dottor Parigi: «Il dolore acuto o cronico può limitare la Qualità di vita del paziente».

 

Dolore cronico? La struttura di Anestesia, Rianimazione e Terapia antalgica di Humanitas Gradenigo potenzia la propria attività con una serie di procedure antalgiche invasive che puntano in special modo a liberare il paziente da dolori della colonna, discopatie degenerative, sindrome da fallimento chirurgico spinale (il cosiddetto FBSS), nevralgie del trigemino, dolore neuropatico e dolore oncologico.

In Humanitas Gradenigo di Terapia antalgica si occupano il dottor Luigi Parigi, responsabile di Anestesia, Rianimazione e Terapia antalgica, con il dottor Gianluca Maniscalco e la dottoressa Daniela Clerici: «Il dolore acuto o cronico può limitare in modo drastico le attività di tutti i giorni del paziente – afferma il dottor Parigi -. Il nostro intervento può rivelarsi risolutivo e migliorare la sua Qualità di vita». Chi è di norma il paziente che ricorre alla Terapia antalgica? «È la persona sofferente da almeno sei mesi di un dolore cronico che non ha risposto ai trattamenti conservativi, fisiatrici e farmacologici osservati», risponde il dottor Maniscalco. «In Humanitas Gradenigo siamo oggi in grado di eseguire interventi chirurgici ed endoscopici all’avanguardia dal punto di vista scientifico e tecnologico – aggiunge la dottoressa Clerici -. Nella maggior parte dei casi, Il dolore si riduce fortemente e può anche arrivare alla remissione totale cambiando l’orizzonte di vita del paziente».

Tra le varie procedure adottate in Day Surgery, in ambulatorio o in regime di ricovero dall’équipe di Terapia antalgica di Humanitas Gradenigo vanno sicuramente segnalate la peridurale (un’iniezione eseguita nello spazio peridurale, soprattutto per lombosciatalgie e altri dolori lombari) e la radiofrequenza. Per la peridurolisi e la periduroscopia: «Ci si avvale di un cateterino inserito attraverso il canale sacrale – prosegue la dottoressa Clerici -. È una tecnica endoscopica che permette di visualizzare lo spazio peridurale e di intervenire con farmaci e con un palloncino per rimuovere fibrosi e aderenze». Gli stimolatori midollari ad alta frequenza sono invece indicati quando le altre tecniche non hanno avuto successo, soprattutto quando il paziente è affetto da FBSS. Le nevralgie del trigemino vengono trattate con blocchi periferici o del ganglio di Gasser.

«Il paziente con dolore cronico che si presenta in Humanitas Gradenigo si sottopone a una prima vista con attenta valutazione della patologia, generalmente seguita da terapia farmacologica, dopodiché se necessario si ricorre a tecniche sempre più invasive», conclude il dottor Parigi sottolineando così il percorso di diagnosi e cura che connota oggi l’Ospedale.