La dottoressa Daria Bongiovanni, dietista di Humanitas Gradenigo, ha condotto in team con altri professionisti due importanti studi di applicazione della dieta chetogenica su pazienti con media obesità e gravi forme emicraniche. Entrambi gli studi sono stati pubblicati su due riviste scientifiche internazionali.
«È stato un lavoro lungo, che ha visto l’impegno mio e di colleghi di altre discipline mediche, ma che alla fine ha portato una soddisfazione grande in termini di valore scientifico» esordisce così la dottoressa Daria Bongiovanni, dietista di Humanitas Gradenigo e responsabile dell’Ambulatorio di Nutrizione dell’ospedale.
Insieme ad un team di professori e medici esperti, la dottoressa Bongiovanni ha condotto in Humanitas Gradenigo due studi di alto livello: entrambi focalizzati sulla dieta chetogenica, il primo ne ha studiato l’applicazione a pazienti di media obesità, il secondo l’applicazione su pazienti emicranici molto gravi.
Lo studio “Ketogenic Diet Versus a Standard Low-Calorie Diet to Treat Mildly Obese Patients in an Outpatient Clinic: An Observational Retrospective Study” è stato approvato e pubblicato dal “Journal of Obesity and Overweight”.
«Si tratta di uno dei pochi lavori presenti in letteratura che ha fatto studi sulla dieta chetogenica e media obesità con numeri importanti» afferma con soddisfazione la dottoressa Bongiovanni. Lo studio ha infatti coinvolto 154 pazienti obesi di 1° o 2° grado – la cosiddetta lieve o media obesità – mentre molti altri studi scientifici sono stati realizzati, ma su gradi di obesità più elevati.
I pazienti sono stati seguiti per un anno: lo studio retrospettivo ne ha valutato l’aderenza alla dieta (cosiddetta “patient compliance”), la percentuale di abbandono da parte dei pazienti e l’influenza della dieta sull’attività fisica. I risultati, su un campione numerico così alto, sono stati positivi: la dieta chetogenica ipocalorica ha dimostrato di essere più efficiente rispetto alla normale dieta ipocalorica su pazienti di media obesità, che si sono ben adattati al tipo di regime alimentare, hanno potuto continuare un normale svolgimento di attività fisica e – per la maggior parte – non hanno abbandonato il percorso di dieta.
Lo studio “Effectiveness of ketogenic diet in treatment of patients with refractory chronic migraine” è stato invece accettato e pubblicato dalla rivista “Neurological Sciences”. Il lavoro ha coinvolto 50 pazienti emicranici gravi, ovvero con 15 – 30 forti episodi di emicrania al mese, già sottoposti anche a terapie mediche e spesso farmaco resistenti. Il team di esperti – che oltre alla dottoressa Daria Bongiovanni ha visto la presenza anche della dottoressa Stefania Corvisieri, Endocrinologa di Humanitas Gradenigo, con il prezioso supporto dei professori Fabio Orlandi e Gianni Allais – ha valutato in tre mesi di dieta chetogenica i sintomi, la frequenza episodica, la scala del dolore e il numero di farmaci: tutti i criteri hanno ottenuto una risposta positiva con una diminuzione dell’80 per cento.
L’ambulatorio di Nutrizione di Humanitas Gradenigo rientra tra quelli dell’ospedale che fanno riferimento alla struttura universitaria di Endocrinologia, Andrologia e Metabolismo: per scoprire di più, clicca qui.