Video-intervista al dottor Gian Paolo Ferrero Regis, ortopedico di Humanitas Gradenigo: «La complessità anatomica della spalla e la sua elevata mobilità su tutti i piani fanno sì che sia colpita da molte patologie e che, in determinati casi, sia necessario intervenire con una protesi».
In quali casi si ricorre a un intervento di protesi di spalla? Quali sono i tipi di protesi a disposizione del paziente? Cosa succede dopo l’intervento? Quali sono i tempi di recupero?
Sono alcune delle domande alle quali risponde in questa video-intervista il dottor Gian Paolo Ferrero Regis, ortopedico di Humanitas Gradenigo, con una competenza specifica sulle patologie della spalla e sul loro percorso di diagnosi e cura.
«La spalla è un’articolazione complessa che segna l’incontro tra tre ossa molto importanti: la clavicola, la scapola e l’omero – spiega in apertura il dottor Ferrero Regis -. La sua complessità anatomica e la sua elevata mobilità su tutti i piani fanno sì che la spalla sia colpita da molte patologie e che, in determinati casi, sia necessario intervenire con una protesi».
Prima di soffermarsi sui possibili tipi di protesi o su quali sono i casi che portano a prediligere una soluzione anziché un’altra, il dottor Ferrero Regis ripercorre anche la storia di questo tipo di intervento («Più recente rispetto a quelle di anca e di ginocchio», precisa) e conclude sulle prospettive future che attendono un intervento giù aiutato da strumenti tecnologici di alto livello.
Guarda la video-intervista al dottor Gian Paolo Ferrero Regis, ortopedico di Humanitas Gradenigo.