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Mammografia


Che cos’è la mammografia?

La mammografia è un esame fondamentale per la prevenzione del tumore della mammella.
Mediante l’impiego di radiazioni ionizzanti, la mammografia consente lo studio morfologico della mammella ed è in grado di rilevare la presenza di lesioni mammarie tra cui quelle di origine tumorale: che si presentano sotto forma di opacità nodulari a margini irregolari, micro-calcificazioni polimorfe oppure aree di distorsione strutturale.

Questo esame diagnostico ha subìto un’importante evoluzione nel corso degli ultimi vent’anni nel corso dei quali si è passati dalla mammografia analogica a quella digitale ed infine alla mammografia in Tomosintesi, quest’ultima è in grado di aumentare la capacità diagnostica rispetto alle metodiche precedenti. A differenza della mammografia “tradizionale”, la Tomosintesi consente una valutazione più accurata della mammella scomponendone lo spessore in multipli strati: permettendo così una diagnosi di quelle lesioni che, a causa del mascheramento dovuto alla sovrapposizione del tessuto ghiandolare, talora possono essere misconosciute specie nei seni caratterizzati da un’elevata densità fibro-ghiandolare.

La Tomosintesi aumenta sia la sensibilità – ovvero la capacità di riconoscere i tumori – sia la specificità – ovvero la capacità di negativizzare i reperti falsi positivi.

La dose radiogena impiegata nell’eseguire una mammografia, anche nella modalità in Tomosintesi, è estremamente bassa e innocua.

A cosa serve la mammografia?

La mammografia è un esame fondamentale per la prevenzione del tumore della mammella poiché è in grado di individuare anche lesioni di piccole dimensioni.

L’esecuzione della mammografia è indicata, a prescindere dalla presenza di sintomi o di casi in famiglia, a partire dai 40 anni e ciò in funzione del progressivo aumento dell’incidenza del tumore mammario.

La cadenza dei successivi controlli dipende dalla valutazione del Radiologo e dal grado di densità fibro-ghiandolare che è variabile da soggetto a soggetto, di solito andrebbe ripetuta ogni anno.

Chi può effettuare l’esame?

Tutte le donne che abbiano superato i 40 anni, età dalla quale l’incidenza del tumore mammario comincia a essere più rilevante, dovrebbero sottoporsi a una mammografia.

L’esame viene prescritto alle donne sotto i 40 anni soltanto in pochi casi selezionati soprattutto per evitare di sottoporle ad un numero eccessivo di mammografie nel corso della vita. In questa fascia di età, in rapporto all’incidenza molto bassa del tumore al seno, non vi è indicazione all’esecuzione di alcuna forma di screening: in presenza di una importante familiarità (più casi di tumore mammario in familiari di primo e/o secondo grado) è tutt’al più consigliabile l’esecuzione dell’ecografia mammaria a partire dai 30 anni.

Non c’è un limite di età per l’esecuzione della mammografia: finché lo stato di salute lo consente è suggerito il controllo mammografico anche oltre i 70 anni.

È un esame doloroso o pericoloso?

La mammografia non è solitamente un esame doloroso e si esegue senza anestesia o sedazione. La bassa dose di radiazioni ionizzanti cui la paziente è esposta rende il beneficio diagnostico molto superiore ai possibili effetti secondari.

Come funziona?

L’esame dura pochi minuti e viene eseguito con un particolare strumento radiologico chiamato mammografo in grado di proiettare un fascio di raggi X direttamente sulla mammella e di fornirne una valutazione morfologica e strutturale.

La tecnica di esecuzione prevede il posizionamento della mammella su di un apposito piano (detettore) e la successiva compressione su di esso tramite una piastra di plastica (compressore): tale compressione, che dura pochi secondi, garantisce l’immobilità della mammella durante l’acquisizione radiografica, indispensabile per ottenere un’immagine di qualità. La compressione della mammella consente di utilizzare dosi di radiazione più basse perché è ridotto anche lo spessore della mammella. L’esame mammografico standard prevede per ogni mammella l’acquisizione di due proiezioni, una cranio-caudale e una obliqua medio-laterale: in questo modo è garantita la visualizzazione completa dell’organo.

La disponibilità di un confronto con eventuali mammografie eseguite precedentemente aumenta l’accuratezza diagnostica in quanto consente di identificare facilmente eventuali variazioni. Allo stesso tempo la stabilità nel tempo di un reperto orienta per la sua benignità e consente di escludere elementi di sospetto.

Dove sottoporsi a mammografia a Torino?

A Torino è possibile prenotare una mammografia presso il Centro Donna di Humanitas Medical Care Principe Oddone (corso Principe Oddone, 30 Torino). Per maggiori informazioni contattare il numero 011 041 6060 o visitare il sito.