In molte patologie che riguardano l’arto superiore la tecarterapia è un trattamento riabilitativo efficace nella riduzione del dolore e dell’infiammazione.
Approfondiamo il tema con la dottoressa Francesca Rosso, terapista specializzata in riabilitazione della mano e dell’arto superiore di Humanitas Medical Care Principe Oddone. Qui infatti si trova l’Ambulatorio specializzato in mano e polso che, grazie a una équipe di chirurghi e terapisti specializzati in patologie e traumi della mano, si occupa di trattamenti, esami diagnostici e riabilitazione.
Arto superiore: in quali casi è utile la tecarterapia?
Nell’arto superiore, la tecarterapia, è particolarmente indicata nella riduzione del dolore, edema e infiammazione di molte patologie muscolo scheletriche e traumi di:
- Mano: tendiniti e tenosinoviti dei tendini flessori e estensori, artrosi, rizoartrosi in particolare, in cui alla tecarterapia viene sempre associato l’uso di un tutore personalizzato realizzato dal fisioterapista sulla base delle indicazioni del medico e delle caratteristiche del paziente.
- Polso: patologie infiammatorie e artrosi
- Spalla: patologie infiammatorie, tendiniti, tenosinoviti, capsulite adesiva, rigidità di spalla, tendinopatia calcifica.
- Gomito: epitrocleite, epicondilite
La tecarterapia è un trattamento elettromedicale che richiede il consulto e prescrizione del medico. In genere vengono raccomandate da 5 a 10 sedute, sulla base dell’indicazione del medico ortopedico o del fisiatra.
Come funziona la tecarterapia?
Il principio della tecarterapia è la stimolazione di calore endogeno, cioè prodotto direttamente dal corpo e non indotto dall’esterno, accelerando i processi riparativi e antinfiammatori grazie alla vasodilatazione grazie al calore. La vasodilatazione ha come effetto un incremento della circolazione sanguigna a livello locale, cioè nell’area del corpo in cui si effettua la tecarterapia; inoltre, l’aumento del flusso ematico permette di far arrivare fattori rigenerativi e antinfiammatori nella zona interessata dall’infiammazione. In questo modo, l’organismo viene stimolato ad attivare processi rigenerativi fisiologici che permettono di ridurre l’edema, l’infiammazione e anche il dolore.
Durante la terapia, il paziente potrebbe avvertire una lieve sensazione di calore ma, nella maggior parte dei casi, potrebbe non sentire nulla. In entrambi i casi, la tecarterapia sta producendo i suoi effetti a livello dei tessuti infiammati. La seduta dura mediamente 45 minuti, di cui circa 30 sono occupati dalla sessione di tecarterapia, mentre 10-15 minuti sono dedicati all’educazione del paziente sulle regole di economia articolare del gesto allo scopo di evitare sollecitazioni delle strutture dolenti, eventuale terapia manuale o valutazione del paziente. Infatti, ad ogni seduta, il terapista rivaluta le condizioni del paziente per monitorare i miglioramenti e, se necessario, rimodulare il piano settimanale di trattamento che è dunque personalizzato sulle esigenze del singolo e in genere prevede due terapie alla settimana.
In quanto tempo si avvertono i benefici della tecarterapia?
I tempi sono molto soggettivi e dipendono da diversi fattori come, ad esempio, da quanto tempo sono presenti i sintomi e la patologia, l’estensione dell’infiammazione, altre condizioni concomitanti. Rivolgersi al medico alla comparsa dei sintomi e iniziare in tempi precoci il percorso di riabilitazione con tecarterapia sono senza dubbio fattori che contribuiscono a una più rapida remissione dei sintomi e dell’infiammazione.
La tecarterapia è anche uno dei trattamenti conservativi più comuni per ridurre anche il gonfiore in caso di trauma o post operatorio, da effettuare una volta che la ferita cutanea è guarita.