Gli spasmi muscolari sono contrazioni involontarie che coinvolgono i muscoli, dovute ad anomalie nella contrazione muscolare stessa, come accade nel caso di danni alle vie nervose.
Le anomalie possono essere legate a una prolungata attività fisica, a disidratazione e a carenza di minerali, a malattie metaboliche, miotonie, ictus, sclerosi multipla, paralisi cerebrale, malattie neurodegenerative, traumi e danni alla colonna vertebrale.
Oltre allo spasmo, può aversi un crampo muscolare, con conseguente dolore localizzato, in alcuni casi debilitante. In altri casi gli spasmi conducono a contratture che si sviluppano più lentamente.
Quali patologie possono essere associate agli spasmi muscolari?
Alcune delle patologie più comunemente associate a questa condizione sono:
- Angina pectoris
- Distrofia miotonica
- Diverticoli esofagei
- Infiammazione del nervo trigemino
- Miotonia congenita
- Neuromiotonia
- Paramiotonia congenita
- Ragadi anali
- Reflusso gastroesofageo
- Sclerosi multipla
- Tetano
Si ricorda che questo non è un elenco esaustivo e che sarebbe sempre meglio consultare il proprio medico di fiducia in caso di persistenza dei sintomi.
Come si curano gli spasmi muscolari?
I crampi che conseguono agli spasmi muscolari sono in genere temporanei e si risolvono spontaneamente. Se ne può alleviare il dolore con stretching e massaggi.
In caso di crampi prolungati, è bene consultare il medico: potrebbe rendersi necessaria una terapia farmacologica. Nei pazienti con disidratazione, disturbi metabolici o neurologici può occorrere una terapia specifica.
È bene rivolgersi al medico anche se gli spasmi sono intensi, se non si risolvono semplicemente con lo stretching, se si ripresentano spesso e se durano a lungo.