Cos’è la scabbia?
La scabbia, una malattia infettiva della pelle, è causata da un acaro dalla diffusione molto rapida. Tuttavia, con il giusto trattamento, la condizione verrà risolta velocemente.
Le caratteristiche della scabbia
Lo Sarcoptes Scabiei, un tipo di acaro, causa la scabbia quando infesta la pelle, scatenando un forte prurito che spesso si intensifica durante la notte.
È necessario entrare in contatto diretto con il parassita o la persona infetta per contrarlo; lo stesso vale anche per il contatto con vestiti, indumenti e lenzuola infettati.
Le cause scatenanti della scabbia
L’acaro responsabile della malattia ha otto zampe dalle dimensioni microscopiche. Scava cunicoli sotto la pelle dove le femmine depongono le uova; dopo quattro giorni circa, le larve risalgono sulla superficie cutanea e da lì si diffondono in altre zone del corpo. A questo punto, possono anche contagiare gli altri e i tessuti con cui entrano in contatto.
I sintomi tipici della scabbia
Il forte prurito causato dai parassiti, dalle uova e dai loro residui è il sintomo più caratteristico.
Possono comparire anche papule rossastre (dei simil brufoletti) su particolari aree del corpo, come polsi, girovita, spazi interdigitali dei piedi e delle mani, zona sotto il seno, area genitale e ascelle. Il volto, il collo, il palmo delle mani, la pianta dei piedi e il cuoio capelluto sono esempi di aree interessate nei bambini.
Le strategie di prevenzione della scabbia
La scabbia può rapidamente diffondersi a coloro che vivono con il paziente o sono entrati in contatto con lui; ecco perché tutti i capi d’abbigliamento, la biancheria e gli asciugamani contaminati dovrebbero essere lavati a secco o ad almeno 60 °C.
Per quanto riguarda gli oggetti contaminati che non possono essere lavati, si raccomanda di sigillarli in un sacchetto di plastica per quattordici giorni.
Ricevere un trattamento tempestivo è fondamentale per fermare la rapida diffusione della malattia; potrebbe essere prescritto in caso di sospetta infezione, anche qualora non si presentassero ancora i sintomi.
Come ottenere una diagnosi di scabbia
Il dermatologo esaminerà la pelle, alla ricerca di segni del parassita, come i tunnel che scava sotto la sua superficie. Se ritenuto necessario, potrebbe prelevare un campione da analizzare al microscopio.
La terapia per la scabbia
Ad oggi, la permetrina in crema al 5% e il benzoato di benzile (10-30%) sono i trattamenti topici più utilizzati. Il farmaco, che ha un’azione di otto ore, viene solitamente applicato su tutto il corpo la sera. Solitamente è necessaria una ripetizione del trattamento a una settimana di distanza.
Il dermatologo potrebbe prescrivere l’ivermectina per via orale in caso di deficit immunitario o resistenza alle creme e lozioni.
Non c’è da preoccuparsi se il prurito persiste per qualche settimana dopo aver effettuato il trattamento; in questo caso, a scatenarlo, è la presenza dell’acaro ucciso negli strati della pelle. Tramite la sua naturale esfoliazione, la pelle si libererà gradualmente dei residui.
Una volta completato il secondo ciclo di trattamento, è consigliabile consultare un dermatologo per accertarsi della sua buona riuscita.