La Cardiologia di Humanitas Gradenigo rinnova e potenzia il servizio ambulatoriale introducendo anche la cardio-oncologia in collaborazione con l’Oncologia dell’ospedale. Sono ora cinque gli ambulatori dedicati alle patologie più gravi e frequenti.
Cinque ambulatori specialistici dedicati alle patologie cardiache più gravi e frequenti: sono quelli a disposizione dei pazienti di Humanitas Gradenigo dallo scorso febbraio. Cardiopatia ischemica e dolore toracico, cardiopatie valvolari e interventistica strutturale, scompenso cardiaco, nuovi anticoagulanti, cardio-oncologia: sono le cinque aree di attività dei nuovi ambulatori: «La qualità delle cure richiede oggi una super specializzazione – spiega il dottor Francesco Milone, responsabile della Cardiologia di Humanitas Gradenigo -. Da questa considerazione è nata l’idea di creare gli ambulatori specialistici dedicati ad alcune tra le patologie più frequenti e più gravi che colpiscono la popolazione. Di ciascun ambulatorio si occupa un cardiologo che, per attitudine personale ed esperienza, ha sviluppato una competenza specifica sull’argomento».
Cardiopatia ischemica
Proprio il dottor Milone, assieme al dottor Cludio Sacchetti, cura l’ambulatorio di cardiopatia ischemica e dolore toracico: «Il nostro obiettivo specifico – spiega – è il riconoscimento precoce e il trattamento dei problemi acuti cardiaci, la diagnosi differenziale dei sintomi con patologie non cardiache e la prevenzione degli eventi cardiovascolari futuri attraverso l’identificazione e la correzione dei fattori di rischio». A questo ambulatorio possono perciò rivolgersi pazienti con dolore toracico, cardiopatia ischemica nota o sospetta, pregressa angioplastica o bypass, diabete, vasculopatia periferica, severa dislipidemia e altro.
Cardiopatie valvolari
Di cardiopatie valvolari e interventistica strutturale si occupa invece la dottoressa Costanza Grasso, assieme alla dottoressa Laura Spadaccini. Diagnosi clinica ed ecocardiografica (trans-toracica e trans-esofagea) e follow up delle valvulopatie più frequenti (come quella aortica e mitralica) e di quelle più rare (che coinvolgono la valvola polmonare o le cardiopatie congenite), anche se l’obiettivo principale di questo ambulatorio è indirizzato al successivo trattamento percutaneo delle cardiopatie strutturali. Il tutto in collaborazione con la dottoressa Patrizia Presbitero, una delle massime esperte italiane nel campo.
Scompenso cardiaco
Il dottor Luigi Palumbo è la figura di riferimento dell’ambulatorio che affronta lo scompenso cardiaco, una patologia che interessa pazienti gravi, fragili, spesso anziani e con necessità di ripetuti ricoveri in ospedale per far fronte al riacutizzarsi dei sintomi. Una situazione che storicamente realizza un grosso impatto in termini di costi e di assorbimento di risorse: «Il progetto – prosegue il dottor Milone – prevede uno stretto legame tra ambulatorio, reparto e assistenza domiciliare. L’obiettivo è quello di seguire ancora più da vicino i pazienti riducendo in modo drastico la necessità di ricovero e fornendo loro un percorso che dalla dimissione li conduca direttamente al controllo ambulatoriale o all’assistenza domiciliare».
Nuovi farmaci anticoagulanti
I nuovi anticoagulanti (NAO) sono l’oggetto di uno specifico ambulatorio, già esistente e ora totalmente rinnovato e di competenza del dottor Antonio Sammartino. Per il nuovo ambulatorio è stato creato un apposito data-base che permette di monitorizzare con precisione il follow up dei pazienti attraverso il controllo clinico (con visite ambulatoriali e con il contatto telefonico) oltre che di laboratorio.
In Gradenigo l’ambulatorio di Cardioncologia
Infine, in collaborazione con l’Oncologia di Humanitas Gradenigo diretta dal dottor Alessandro Comandone, è stato creato un nuovo ambulatorio di cardio-oncologia. A occuparsi della parte cardiologica sono la dottoressa Elena Coletti Moia e la dottoressa Costanza Grasso. Sono tre le tipologie di pazienti che per il momento accedono all’ambulatorio: pazienti sottoposti a chemioterapia con farmaci cardiotossici, pazienti cardiopatici (con cardiopatia ischemica, valvolare, o con cardiomiopatia) che devono iniziare una chemioterapia, pazienti inseriti in protocolli di studio di Humanitas Gradenigo. «In particolare – precisa il dottor Milone – abbiamo deciso di occuparci dei pazienti con sarcomi, sui quali l’Oncologia dell’ospedale ha una grande esperienza».
Come sottolinea il dottor Comandone: «L’ambulatorio di cardio-oncologia di Humanitas Gradenigo aderisce ai protocolli già esistenti all’interno della Rete oncologica di Piemonte e Valle d’Aosta che da qualche anno ha avviato un importante lavoro sul rapporto tra protezione cardiologica e terapie oncologiche». Occuparsi delle problematiche cardiologiche dei pazienti malati di tumore e dedicare un supporto a quelli che già soffrono o sviluppano problemi al cuore durante il decorso clinico è il duplice obiettivo della cardio-oncologia: «Accanto alla terapia oncologica, il paziente cardiopatico ha bisogno di una terapia personalizzata – conclude il dottor Comandone – perché l’organismo è comunque attaccato da due malattie potenzialmente mortali».