E’ il percorso terapeutico uniforme che coinvolge anche i pazienti di Cellini e San Luca. «Una struttura unica con un’offerta riabilitativa completa e ricca di medici specialisti, apparecchiature moderne e spazi dedicati», spiega il dottor Carlo Mariconda.
Il servizio di Riabilitazione di Humanitas Torino viaggia in rete: dall’inizio di giugno i pazienti di Humanitas Gradenigo, Humanitas Cellini e Centro medico San Luca hanno a disposizione un percorso terapeutico dedicato e uniforme, da sviluppare all’interno della struttura che, secondo le indicazioni dei fisiatri, risponde nel modo migliore alle loro singole esigenze. Più medici specialisti, più apparecchiature tecnologiche e più spazi a disposizione sono i tratti salienti di un progetto che parla un’unica lingua terapeutica: «Il paziente che si rivolge a una delle strutture coinvolte – spiega il dottor Carlo Mariconda, responsabile della struttura di Recupero e rieducazione funzionale di Humanitas Gradenigo – fa il suo ingresso in un percorso gestito in maniera unitaria. Qualunque sia la specificità della sua riabilitazione, il paziente sa di avere a disposizione professionisti competenti e sempre uniformati sulla stessa modalità di cura». E’ come se il paziente entrasse in una struttura unica, in grado di vantare un’offerta riabilitativa completa, capace di occuparsi in modo adeguato dei casi più complessi e di quelli più semplici.
Il nuovo assetto dipartimentale della Riabilitazione di Humanitas Torino permette, in particolare, alla struttura di Recupero e rieducazione funzionale di Humanitas Gradenigo di dedicarsi con grande attenzione alla gestione dei pazienti ricoverati nello stesso reparto o in quelli che possono richiedere trattamenti in fase acuta: «I pazienti ricoverati in Ortopedia, Chirurgia, Medicina e talvolta Oncologia possono contare sull’intervento del fisiatra che, assieme al medico specialista di reparto, individua il percorso riabilitativo più adatto alle singole esigenze», aggiunge il dottor Mariconda. Le attività della struttura di Humanitas Gradenigo prevedono in primis il bilancio medico-infermieristico del paziente, la valutazione delle sue menomazioni fisiche, cognitive e comportamentali nonché il bilancio della sua partecipazione, motivazione e qualità di vita: «La pianificazione e la verifica degli interventi riabilitativi – aggiunge il dottor Mariconda – avviene pertanto attraverso l’elaborazione e la stesura del progetto riabilitativo, l’individuazione degli obiettivi e dei relativi programmi terapeutici».
«L’avvio della nuova organizzazione dipartimentale di Humanitas Torino – continua il dottor Mariconda – è la conseguenza del lungo percorso di confronto e integrazione tra i riabilitatori delle strutture coinvolte: fisiatri, fisioterapisti, infermieri e medici specialisti che per mesi hanno animato incontri organizzativi e di formazione, utili ad analizzare e discutere casi clinici e argomenti specifici».
Il nuovo corso potrà consentire anche ai pazienti di Humanitas Cellini di svolgere la propria attività di riabilitazione presso Humanitas Gradenigo: «Sarà una possibilità messa a disposizione di chi avrà subito un intervento di protesi d’anca o di ginocchio così complesso da consigliare la vicinanza con il chirurgo ortopedico che ha eseguito l’operazione», conferma il dottor Mariconda.
Sempre in ottica dipartimentale va ad assumere un ruolo più importante anche il Centro medico San Luca di Rivoli: il poliambulatorio di corso Francia 198/A mette oggi a disposizione dei propri pazienti una possibilità di cura che all’ampia gamma di terapie fisiche (onde d’urto, tecar, ultrasuoni, TENS e altro) e agli spazi dedicati esclusivamente alla fisioterapia abbina la presenza di due medici fisiatri di Humanitas Gradenigo: la dottoressa Elisa Bettoni e la dottoressa Enrica Scalisi. Ancora al San Luca, i pazienti potranno disporre della Posturometria statica e dinamica, strumento prezioso nella riprogrammazione propriocettiva ad alta frequenza dei disordini posturali che potrà contare sulla collaborazione di un altro medico fisiatra dell’Ospedale, la dottoressa Carla Correggia. L’attività di riabilitazione del Centro medico di Rivoli riguarderà in primis le patologie muscolo-scheletriche (fratture agli arti, interventi di protesizzazione ad anca, ginocchio o spalla) ma si occuperà anche di pazienti neurologici con patologie come sclerosi multipla o Morbo di Parkinson o con problematiche post-ictali. La competenza dei medici fisiatri del Centro consentirà anche ai pazienti di usufruire delle infiltrazioni articolari e delle manipolazioni vertebrali. «Per i pazienti di Humanitas Gradenigo che prima venivano inviati verso altre strutture, c’è oggi la possibilità di essere indirizzati al Centro medico di Rivoli con la garanzia di proseguire nel modo più adeguato e coerente il percorso avviato nel nostro ospedale», conclude il dottor Carlo Mariconda.