Radiofrequenza raffreddata e terapia riabilitativa per i pazienti con grave artrosi che non possono essere sottoposti all’intervento chirurgico di impianto di una protesi: il progetto della struttura di Recupero e Rieducazione funzionale di Humanitas Gradenigo conquista l’Università di Washington e si aggiudica un importante riconoscimento internazionale.
Ha conquistato l’Università di Washington e s’è aggiudicato una borsa di studio internazionale della durata di due anni: si tratta del progetto che la struttura di Recupero e Rieducazione funzionale di Humanitas Gradenigo, diretta dal dottor Carlo Mariconda, ha ideato e messo in pratica per controllare il dolore e prevenire l’ulteriore degrado funzionale del ginocchio con grave artrosi nei pazienti che non possono essere sottoposti all’intervento chirurgico di impianto di una protesi: «Con l’utilizzo della Radiofrequenza raffreddata e di un programma di terapia riabilitativa confezionato sulle singole esigenze del paziente, possiamo ottenere risultati che, nella fase preliminare del progetto, si sono dimostrati efficaci in oltre il 70 per cento dei casi», spiega il dottor Mariconda.
La Radiofrequenza raffreddata agisce su particolari strutture nervose del ginocchio artrosico: «È un trattamento che si somministra in un’unica seduta dalla durata inferiore ai 45 minuti – prosegue il dottor Mariconda – sul ginocchio del paziente viene applicata una sonda ad ago che raggiunge fibre nervose interrompendo il passaggio degli stimoli dolorosi». Dopo qualche settimana si può quindi procedere con il trattamento riabilitativo che viene studiato a seconda delle caratteristiche del paziente: «L’età molto avanzata, una situazione di grave obesità o la presenza di gravi comorbidità possono rappresentare i motivi che inducono a escludere l’intervento di protesizzazione – prosegue il dottor Mariconda -. Si tratta, per fortuna, di una piccola percentuale di pazienti ma è bene offrire anche a loro una concreta possibilità di controllare il dolore e prevenire l’ulteriore degrado funzionale del ginocchio».
Presentato con successo ad alcuni congressi internazionali, il progetto della struttura di Recupero e Rieducazione funzionale di Humanitas Gradenigo ha incontrato l’adesione entusiasta del professor Mehul Desai, docente del “George Washington University Medical Center”, che ne ha sostenuto l’efficacia e suggerito uno studio multicentrico internazionale dopo l’incontro con la dottoressa Enrica Scalisi, oggi fisiatra di Humanitas Gradenigo, che nei primi mesi del 2016 aveva svolto una parte del suo percorso di specializzazione proprio all’Università di Washington. «Questa borsa di studio internazionale rappresenta per tutti noi un motivo di grosso orgoglio – aggiunge il dottor Mariconda -: è stato possibile raggiungerla anche in virtù della costante presenza dei medici specializzandi all’interno della nostra struttura, provenienti dalle Scuole di specializzazione di Catania, Lecce e, ovviamente, Torino sotto la guida del professor Giuseppe Massazza». La presenza degli specializzandi contribuisce in modo importante al lavoro di ricerca che la struttura di Recupero e Rieducazione funzionale di Humanitas Gradenigo svolge da anni nella direzione che lega terapia del dolore e riabilitazione: «La nostra prima tappa è sempre rappresentata dal controllo del dolore del paziente – conclude il dottor Carlo Mariconda -, ottenuto attraverso metodiche classiche o più moderne. La borsa di studio internazionale obbedisce a una serie di rigorosi e articolati requisiti che testimoniano in modo oggettivo la bontà del nostro lavoro».