Si parla di aerofagia quando nell’apparato digerente è presente un accumulo d’aria che comporta gonfiori e tensioni a livello addominale. L’aereofagia è quindi un disturbo causato da una presenza eccessiva di aria si solito legata all’ingestione.
Le malattie associate all’aerofagia sono tante, tra queste le più comuni sono: l’ernia iatale, la pancreatite e gastrite, la sindrome dell’intestino irritabile, l’ulcera peptica, ma può essere anche dovuto ad altre patologie come ad esempio il tumore dell’ovaio. Tante altre possono essere le cause e per questo è sempre meglio rivolgersi a un medico se il sintomo persiste.
Per rimediare al problema la prima cosa da fare è limitare al minimo o eliminare il consumo di bavande gassate, un’altro consiglio per sentirsi meglio è quello di mangiare lentamente. Nel caso in cui i sintomi siano cronici e stabili rendendo il fastidio acuto o grave è spesso consigliata l’assunzione di medicinali che aiutano a prevenire la formazione di gas nell’intestino. Esercizi mirati possono essere utili a diminuire i gonfiori dovuti all’aria ingerita.
I casi più gravi di solito riguardano persone affette da gravi disabilità mentali che devono assumere sedativi per ridurre l’ingestione incontrollata di aria e in questi casi specifici si ricorre all’uso del sondino naso-gastrico per attenuare i problemi che ne scaturiscono.
È sempre meglio sentire il parere di un medico se il problema persiste e non si riesce a trovare una soluzione. Di solito è necessaria un’attenta analisi per risalire all’origine del problema da cui dipende la sua cura. Indispensabile è l’intervento del medico nei casi più gravi, specialmente quando si tratta di soggetti con disabilità mentali aggravate da difficoltà respiratorie.