L’espressione aftosi orale designa la presenza di afte – ovvero piccole lesioni superficiali piuttosto fastidiose – all’interno della cavità orale: sulle mucose, le labbra, la lingua e la zona sottostante alla lingua.
Quali sono le cause dell’aftosi orale?
Le cause della loro insorgenza possono essere diverse, tra le più comuni si segnalano le microlesioni dovute a morsi accidentali durante la masticazione oppure a un movimento troppo deciso con lo spazzolino da denti. Un’altra causa frequente è il consumo di alimenti acidi o molto speziati o ai quali le mucose reagiscono con particolare sensibilità, creando in alcuni casi reazioni allergiche. In altri casi si tratta di presenza batterica, come l’Helicobacter pylori, o di squilibri ormonali dovuti allo stress o al ciclo mestruale.
Quali patologie possono essere associate all’aftosi orale?
In presenza di alcune malattie o disturbi specifici come il morbo di Crohn, la sindrome di Behçet o la celiachia, la comparsa di afte nella cavità orale è molto comune. Le afte sono spesso presenti anche in caso di reazioni immunitarie anomale o anche come conseguenza dell’infezione HIV. Tra le infezioni batteriche che causano la formazione di afte non rientra invece l’herpes virus.
Altre malattie che possono essere alla base di questa fastidiosa lesione orale sono il pemfigo volgare, il lupus eritematoso sistemico (LES o semplicemente lupus) e il lichen planus.
Come si cura l’aftosi orale?
Nel caso in cui il fastidio procurato da queste lesioni sia prolungato, anche per un aumentato numero delle afte, è possibile ricorrere a colluttori o paste con disinfettanti, antibiotici e corticosteroide. Le paste vanno applicate direttamente sulle lesioni, per ottenere sollievo immediato e per velocizzarne la scomparsa. È inoltre possibile eliminare l’afta in maniera più diretta, ma anche maggiormente invasiva, mediante un apposito apparecchio che utilizza sostanze chimiche come il debacterolo o il nitrato d’argento.
Nei casi più gravi viene in genere prescritta una terapia farmacologica da assumere oralmente che agisce direttamente sul sistema immunitario, modificandone il funzionamento.
Il decorso dell’aftosi orale dura di solito dai sette ai quindici giorni e dovrebbe guarire in questo lasso di tempo, ma spesso ricompare. Nel caso in cui il problema si ripresenti con una certa frequenza, è meglio consultare un medico per indagare le motivazioni della recidività e per individuare la strategia terapeutica più appropriata.