COME TI POSSIAMO AIUTARE?

Prenotazioni
011.1910.1010
Centralino
011.1910.1001

Anosmia

L’anosmia è una riduzione quantitativa della capacità olfattiva tanto da rendere il senso dell’olfatto non adatto alla vita di tutti i giorni. Tale condizione può avere un esordio improvviso o graduale, può essere transitoria o permanente, può associarsi ad alterazioni qualitative della percezione olfattiva (parosmie e fantosmie) e richiede una diagnosi, una terapia e una riabilitazione il più precoci possibile.

La valutazione dell’incidenza dei disturbi olfattivi nella popolazione generale è molto difficile, da alcune meta-analisi si stima sia del 22% con variazioni geografiche legate soprattutto alla quantità di popolazione anziana residente.

L’anosmia determina un forte impatto negativo sulla qualità di vita del paziente in quanto egli non è più in grado di apprezzare cibi e bevande, di gioire di un odore piacevole così come di ritrarsi di fronte ad un odore sgradevole, di percepire gli odori corporei sia propri che del proprio partner e dei propri familiari e di rilevare con prontezza l’odore di fumo, di gas ecc. o il cattivo odore dei cibi avariati.

Quali patologie possono essere associate all’anosmia?

L’anosmia può essere associata a numerose condizioni: patologie infettive delle alte vie respiratorie (virus influenzali, parainfluenzali, coronavirus, herpes virus ecc.), traumi cranici anche di minima entità, patologie neurologiche degenerative (morbo di Parkinson ecc.), tumori benigni e maligni del sistema nervoso centrale, esiti di ictus ischemici, esiti di emorragie cerebrali, rinosinusiti croniche con o senza polipi nasali, esiti di interventi neurochirurgici o otorinolaringoiatrici, terapie farmacologiche prolungate, chemioterapia, esposizione ad irritanti inalatori o tossine, invecchiamento e patologie congenite.

Esistono anche forme di anosmia che, avendo escluso tutte le cause note, vengono definite idiopatiche.

Come si cura l’anosmia?

L’anosmia ad esordio improvviso è un sintomo che deve essere attentamente monitorato dal paziente: in caso di mancata regressione spontanea dopo 5-7 giorni è necessario sottoporsi ad una visita otorinolaringoiatrica presso un centro specializzato nel trattamento delle patologie dell’olfatto e del gusto.

Anche le anosmie ad esordio lento devono essere attenzionate in tempi ragionevoli e richiedono una visita otorinolaringioiatrica all’interno di centri specializzati.

La valutazione otorinolaringoiatrica con rinoscopia a fibra ottica flessibile, specifici questionari per valutare l’entità del problema, i test psicofisici (olfattometria ortonasale e retronasale, test di sensibilità trigeminale e gustometria), e la RM dell’encefalo senza mezzo di contrasto rappresentano l’iter diagnostico necessario per stabilire le cause dell’anosmia e avviare una terapia medica o chirurgica a seconda dell’evento causativo seguita poi dalla riabilitazione olfattoria (training olfattivo).