L’iposmia è una riduzione quantitativa della capacità olfattiva. Tale condizione può avere un esordio improvviso o graduale, può essere transitoria o permanente, spesso si associa ad alterazioni qualitative della percezione olfattiva (parosmie e fantosmie) e richiede una presa in carico diagnostica, terapeutica e riabilitativa la più precoce possibile.
La valutazione dell’incidenza dei disturbi olfattivi nella popolazione generale è molto difficile, da alcune meta-analisi si stima sia del 22% con variazioni geografiche legate soprattutto alla quantità di popolazione anziana residente.
L’iposmia, soprattutto quando associata a parosmie, incide negativamente sulla qualità di vita del paziente rendendo difficoltoso il rapporto con cibi e bevande, il controllo dell’igiene personale, l’identificazione di potenziali rischi sia in ambiente lavorativo che domestico (difficoltà nel percepire odore di fumo, di bruciato, di gas, il cattivo odore dei cibi avariati etc…) e il rapporto con il proprio partner.
Quali patologie possono essere associate all’iposmia?
L’iposmia può essere associata a numerose condizioni: patologie infettive delle alte vie respiratorie (virus influenzali, parainfluenzali, coronavirus, herpes virus ecc.), traumi cranici anche di minima entità, patologie neurologiche degenerative (morbo di Parkinson ecc.), tumori benigni e maligni del sistema nervoso centrale, esiti di ictus ischemici, esiti di emorragie cerebrali, rinosinusiti croniche con o senza polipi nasali, esiti di interventi neurochirurgici o otorinolaringoiatrici, terapie farmacologiche prolungate, chemioterapia, esposizione ad irritanti inalatori o tossine, invecchiamento e patologie congenite.
Esistono anche forme di iposmia che, avendo escluso tutte le cause note, vengono definite idiopatiche.
Come si cura l’iposmia?
L’iposmia ad esordio improvviso è un sintomo che deve essere attentamente monitorato dal paziente: in caso di mancata regressione spontanea dopo 5-7 giorni è necessario eseguire una visita otorinolaringoiatrica presso un centro specializzato nel trattamento delle patologie dell’olfatto e del gusto.
Anche le iposmie ad esordio lento devono essere attenzionate in tempi ragionevoli e richiedono una visita otorinolaringioiatrica all’interno di centri specializzati.
La valutazione otorinolaringoiatrica con rinoscopia a fibra ottica flessibile, specifici questionari per valutare l’entità del problema, i test psicofisici (olfattometria ortonasale e retronasale, test di sensibilità trigeminale e gustometria), e la RM dell’encefalo senza mezzo di contrasto rappresentano l’iter diagnostico necessario per stabilire le cause dell’iposmia e avviare una terapia medica o chirurgica a seconda della causa seguita poi dalla riabilitazione olfattoria (training olfattivo).