In generale, per stabilire una condizione di magrezza si fa riferimento all’indice di massa corporea (IMC o BMI, secondo la dicitura inglese Body Mass Index), che si calcola dividendo il peso corporeo di un soggetto (espresso in chili), per il quadrato dell’altezza (espresso in metri). La cifra che si ottiene individua se il paziente è normopeso, sottopeso, sovrappeso oppure obeso.
Secondo i criteri condivisi dalle autorità sanitarie internazionali, le persone con un IMC inferiore a 16 sono ritenute eccessivamente magre; sottopeso se l’IMC è inferiore a 18,5; sono considerati normopeso quei soggetti con un IMC compreso tra 18,5 e 25; sovrappeso coloro che hanno un IMC tra 25 e 30 e obesi quelli con un IMC superiore a 30. Possiamo dunque indicativamente parlare di magrezza per quelle persone con un IMC inferiore a 18,5.
Qual è la causa della magrezza?
La magrezza può essere costituzionale e non avere dunque una causa alla sua origine; oppure essere conseguente a cause fisiologiche, come nel caso di un ristretto regime alimentare o di un’intensa attività fisica, oppure essere legata a cause patologiche.
Quali patologie possono essere associate alla magrezza?
Alcune delle patologie più comunemente associate a questa condizione sono:
- Anoressia
- Broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO)
- Celiachia
- Enfisema
- Intolleranze alimentari
- Intolleranza al lattosio
- Insufficienza surrenalica
- Ipertiroidismo
- Morbo di Graves – Basedow
- Sindrome da malassorbimento
- Tifo
- Tubercolosi
- Tumori della tiroide
Come si cura la magrezza?
Intervenire sulla magrezza è possibile solo conoscendo le motivazioni che la causano, soprattutto nei casi in cui il dimagrimento sia improvviso e non voluto.