Le donne con menorragia soffrono di perdite mestruali molto abbondanti o della durata significativa, superiore ai sette giorni. Si tratta di una condizione debilitante, data l’importante quantità di sangue perso, in grado di compromettere lo svolgimento delle normali attività quotidiane.
Quali sono le cause della menorragia?
Questa condizione può essere legata a squilibri ormonali, malfunzionamento ovarico o a patologie come fibromi uterini, polipi ed endometriosi. In alcune pazienti, questa condizione può essere conseguente a complicazioni della gravidanza, all’uso della spirale o all’assunzione di alcuni farmaci antinfiammatori e anticoagulanti.
Quali patologie possono essere associate alla menorragia?
Alcune delle patologie più comunemente associate a questa condizione sono:
- Adenomiosi
- Cancro all’ovaio
- Disturbi della tiroide
- Endometriosi
- Fibroma uterino
- Malattia di von Willebrand
- Malattie epatiche
- Malattie renali
- Polipi uterini
- Tumore all’utero
Cosa fare in caso di menorragia?
In presenza di perdite mestruali copiose e prolungate è bene chiedere consiglio al proprio ginecologo, al fine di affrontare al meglio questa condizione. Individuare la causa della menorragia è fondamentale per stabilire il più corretto approccio terapeutico. Alcune pazienti potrebbero, per esempio, trarre giovamento dall’assunzione di farmaci antinfiammatori o della pillola anticoncezionale. In alcuni casi, come in presenza di fibromi, potrebbe rendersi necessario l’intervento chirurgico.