Che cosa sono gli aneurismi rotti?
L’aneurisma consiste in una dilatazione di un’arteria cerebrale, le cui dimensioni possono variare da pochi millimetri ad alcuni centimetri (come nel caso delle lesioni giganti il cui diametro supera i 2.5 centimetri).
Si distinguono in aneurismi rotti e non rotti. Gli aneurismi rotti determinano l’emorragia subaracnoidea, uno spandimento di sangue a livello degli spazi subaracnoidei.
Quali sono le cause degli aneurismi rotti?
Circa il 4-5% della popolazione è portatrice di aneurismi, ma solo una minima parte di essi darà segnali di sé. L’aneurisma solitamente si colloca nella biforcazione dei vasi cerebrali e pertanto la causa è spesso embriologica. Una volta che l’aneurisma si è formato, la sua storia è variabile, anche in base a fattori come ipertensione arteriosa, fumo, aneurismi multipli e patologie dei connettivi.
Quali sono i sintomi degli aneurismi rotti?
In presenza di aneurismi rotti con emorragia, l’aneurisma si rende evidente in seguito al sanguinamento. Il sintomo caratteristico è una forte cefalea improvvisa, che spesso si irradia alla nuca. Possono inoltre aversi stato confusionale, fotofobia e disturbi dei nervi cranici (disturbi della motilità oculare). Talvolta è presente anche un ematoma intraparenchimale con conseguenti disturbi motori.
Come si effettua la diagnosi?
Il paziente arriva solitamente in pronto soccorso dove viene eseguita la diagnosi. Utile l’angio TAC, un esame che come una normale TAC evidenza i vasi cerebrali. In alcuni casi potrà rivelarsi utile anche un’angiografia cerebrale.