Che cos’è lo scompenso cardiaco?
Lo scompenso cardiaco rappresenta una delle principali cause di decesso nei Paesi del mondo occidentale, riguarda il 2-3% della popolazione generale e cresce in maniera esponenziale con l’età fino a raddoppiare a ogni decade.
Questa patologia è in continuo aumento per via dell’invecchiamento della popolazione, ma anche per il miglior trattamento della cardiopatia ischemica e dei fattori di rischio come diabete e ipertensione e per il miglioramento della prognosi dei pazienti con scompenso conclamato.
È causato dall’incapacità del cuore di assolvere alla normale funzione contrattile di pompa, necessaria a soddisfare il corretto apporto di sangue a tutti gli organi.
L’incidenza è complessivamente dell’1% sopra i 65 anni e raggiunge il 4% dopo gli 85 anni. È una malattia che interessa pazienti gravi, fragili, spesso anziani e costretti a ripetuti ricoveri in ospedale perché i sintomi si riacutizzano.
Quali sono le cause dello scompenso cardiaco?
Lo scompenso cardiaco può avere diverse cause: una lesione muscolare cardiaca (per esempio un infarto del miocardio), un’eccessiva sollecitazione cardiaca per un’ipertensione arteriosa non trattata o in conseguenza a una disfunzione valvolare cronica. Molti pazienti con scompenso poi presentano mostra un’alterazione denominata “blocco di branca sinistra” (BBS).
Quali sono i sintomi dello scompenso cardiaco?
Lo scompenso cardiaco può essere asintomatico, soprattutto nello stadio iniziale, una fase in cui i pazienti possono anche presentare sintomi lievi e aspecifici.
La progressione della malattia porta il soggetto ad avvertire un malessere sempre maggiore che lo conduce ad accertamenti.
Sintomi tipici dello scompenso, per l’incapacità del cuore a pompare il sangue in maniera efficace e rifornire così organi e tessuti di ossigeno, sono:
- dispnea (mancanza di fiato) da sforzo e in alcuni casi anche a riposo;
- edema degli arti inferiori;
- astenia;
- difficoltà respiratorie in posizione supina;
- tosse;
- addome gonfio o dolente;
- perdita di appetito;
- confusione;
- deterioramento della memoria.
Come si effettua la diagnosi?
La diagnosi si effettua nel corso di una visita cardiologica. Lo specialista prescriverà esami quali:
- elettrocardiogramma
- radiografia del torace
- prelievo per dati ematochimici
- holter ECG 24 ore
- test ergometrico.
La Cardiologia di Humanitas Gradenigo si è dotata di uno specifico ambulatorio sullo scompenso cardiaco.