Che cos’è il singhiozzo?
Il singhiozzo indica una contrazione involontaria del diaframma e si configura come un disturbo passeggero che si risolve spontaneamente nel giro di pochi minuti.
A provocarlo sono delle contrazioni involontarie e ripetute del diaframma (il muscolo che si contrae in fase di inspirazione e si distende in fase di espirazione).
Quali sono le cause del singhiozzo?
Il singhiozzo si genera per l’irritazione del nervo frenico, deputato al controllo delle contrazioni diaframmatiche.
Sono ritenute condizioni predisponenti:
- Il consumo veloce o eccessivo o di alimenti o bevande, con relativa dilatazione dello stomaco.
- Improvvisi sbalzi di temperatura, consumo di bevande bollenti oppure gelate.
Se il singhiozzo dura delle ore potrebbe essere riconducibile a:
- Pericardite, l’infiammazione del pericardio, la guaina che fascia il cuore.
- Abuso di bevande alcoliche, che determina l’infiammazione della mucosa gastrica e un’indiretta irritazione del diaframma.
- Emotività o stress, per cui si ingoia una maggior quantità di aria con irritazione del diaframma.
- Disturbi dell’apparato digerente (come reflusso gastro-esofageo o gastrite).
- Alterazioni dei centri nervosi che controllano il singhiozzo.
Quali sono i sintomi del singhiozzo?
Si manifesta con una contrazione involontaria e decisa del diaframma, seguita da un caratteristico suono associato alla chiusura della glottide, la valvola che divide l’apparato respiratorio da quello digerente.
Come si effettua la diagnosi?
Il singhiozzo è facilmente riconoscibile. In caso di sintomi persistenti è opportuno consultare il medico.