La dottoressa Maria Paola Bellomo, chirurgo generale dell’équipe diretta dal dottor Renzo Leli, è stata impegnata a Napoli e Modena nella veste di docente delle prestigiose scuole di riferimento nazionale SIC e ACOI per promuovere la tecnica laparoscopica.
Prestigioso riconoscimento per la Chirurgia laparoscopica e mininvasiva di Humanitas Gradenigo: venerdì 31 maggio la dottoressa Maria Paola Bellomo, chirurgo generale dell’équipe diretta dal dottor Renzo Leli, ha eseguito un intervento di emicolectomia destra (asportazione della parte destra del colon) a Napoli, nel contesto della Scuola di riferimento nazionale SIC (Società italiana di chirurgia) di Chirurgia laparoscopica avanzata diretta dal professor Francesco Corcione. Un intervento che la dottoressa Bellomo ha eseguito nella veste di docente e chirurgo primo operatore, forte dell’esperienza che dal 2012 la vede utilizzare la tecnica laparoscopica anche per le patologie di parete: «È il risultato – spiega – di un lavoro che nel nostro Ospedale è partito sette anni fa e ha consentito ai nostri pazienti di beneficiare di un percorso che, tra le altre cose, non prevede dolore e, dopo l’intervento, consente un recupero e un ritorno più celere alla vita di tutti i giorni».
Nella prima metà di aprile, la dottoressa Bellomo aveva inoltre replicato il suo impegno di docente al “Corso avanzato di parete addominale, ernie e laparoceli” che si era tenuto al Nuovo ospedale civile Sant’Agostino Estense di Baggiovara (Modena) con l’organizzazione della Scuola speciale ACOI (Associazione chirurghi ospedalieri italiani) di Chirurgia laparoscopica e mininvasiva. Due interventi chirurgici e altrettante lezioni in aula avevano caratterizzato la presenza del chirurgo generale di Humanitas Gradenigo. «A seguire il corso – prosegue la dottoressa Bellomo – erano medici strutturati provenienti da tutta Italia per apprendere le tecniche laparoscopiche». Dopo aver seguito il corso a Baggiovara, nei prossimi mesi tre di questi medici proseguiranno il loro training nelle sale operatorie dell’Ospedale Humanitas Gradenigo.
«La laparoscopia rappresenta oggi il “gold standard” per quasi tutti gli interventi chirurgici – prosegue la dottoressa Bellomo -. Lo è sicuramente per quanto riguarda colon ed ernie inguinali, anche se non è una metodica così diffusa, soprattutto per quanto riguarda le ernie: operare con la tecnica laparoscopica è molto complesso perché richiede molti step di apprendimento e obbliga il chirurgo a una posizione piuttosto faticosa e stancante». I risultati sono in ogni caso indiscutibili: «In tema di chirurgia erniaria – conclude la dottoressa Maria Paola Bellomo -, oggi le linee guida equiparano la tecnica laparoscopica a quella open, tanto che può essere proposta al paziente anche per ernie semplici monolaterali, non più solo per quelle bilaterali o recidive come accadeva fino a qualche anno fa».