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Come difendersi dall’ondata di calore di agosto?

«Idratarsi è la cosa più importante», risponde il dottor Giorgio Carbone, responsabile della Medicina e Chirurgia d’urgenza di Humanitas Gradenigo. «Massima attenzione per le persone più fragili come gli anziani». Dieci consigli utili per combattere il caldo.

 

La prima settimana di agosto ha fatto segnare temperature molto elevate e riproposto il tema del grande caldo per chi rimane in città. Come comportarsi di fronte alle ondate di calore? Quali accorgimenti possono risultare utili per tutelare le persone a rischio come gli anziani? Quando è opportuno rivolgersi al Pronto soccorso?

«Più di ogni altra cosa è importante idratarsi per garantire al nostro corpo un’adeguata quantità di liquidi», risponde il dottor Giorgio Carbone, responsabile della Medicina e Chirurgia d’urgenza di Humanitas Gradenigo. L’aumento della temperatura e l’utilizzo dei condizionatori (che implica una traspirazione cutanea superiore alla norma) comportano una forte crescita del nostro fabbisogno idrico quotidiano: «Dobbiamo bere di più – continua – ma non sempre ci riusciamo e, soprattutto, non riescono a farlo in modo adeguato le persone più anziane, che sentono poco la sete. Succhi di frutta, centrifugati e tè possono essere di grande aiuto». Al pari degli integratori che possono contribuire al recupero dei minerali persi per via della sudorazione: sodio, magnesio e potassio si trovano in molti prodotti di grande diffusione e possono essere associati con l’acqua per aiutare il nostro organismo.

Se con “ondata di calore” si intende un prolungato periodo di condizioni meteo estreme, dalle temperature al di sopra dei valori abituali e spesso associate a elevati valori di umidità, esiste anche un decalogo di consigli generali suggeriti dal ministero della Salute per vincere il caldo:

  1. Uscire di casa solo nelle ore meno calde della giornata.
  2. Indossare sempre un abbigliamento leggero e comodo.
  3. Adottare le giuste precauzioni quando si esce in auto.
  4. Rinfrescare l’ambiente domestico e di lavoro.
  5. Osservare precise precauzioni con i climatizzatori.
  6. Bere molti liquidi, mangiare molta frutta e verdura, evitare gli alcolici.
  7. Consumare pasti leggeri ponendo attenzione alla conservazione domestica degli alimenti.
  8. Approfittare del potere rinfrescante dell’acqua.
  9. Conservare i farmaci in modo corretto.
  10. Prestare attenzione particolare alle persone a rischio.

Un’esposizione prolungata a temperature elevate può favorire lo stress da calore e il colpo di calore, disturbi capaci di peggiorare sensibilmente le condizioni di salute di persone con patologie croniche preesistenti. Chi rischia di più sono ancora una volta le persone anziane, i malati cronici (in particolare quelli con patologie polmonari e cardiovascolari, diabete, malattie neurologiche), le persone non autosufficienti e quelle che assumono regolarmente farmaci. «Sono proprio i soggetti più fragili a rivolgersi con maggiore frequenza al Pronto soccorso – aggiunge il dottor Carbone -. Chi ha malattie croniche invalidanti o malattie neoplastiche patisce in modo particolare la situazione legata al caldo, spesso foriera di virosi che aggiungono disagio a disagio».

Torino rientra tra le 27 città italiane inserite nel “Sistema nazionale di sorveglianza, previsione e allarme per la prevenzione degli effetti delle ondate di calore sulla popolazione” promosso dal ministero della Salute e dal dipartimento della Protezione civile. Nel periodo compreso tra il 15 maggio e il 15 settembre i bollettini di allerta – consultabili sul sito ministeriale www.salute.gov.it – consentono a tutti di essere informati in tempo reale sulle condizioni di rischio in corso.