La nuova campagna 5×1000 di Humanitas racconta le storie di chi, ogni giorno, è impegnato a migliorare diagnosi e terapie per malattie che colpiscono migliaia di persone. Senza dimenticare il ruolo che ognuno di noi ha nel supportare il rapporto infinito tra Ricerca e cura.
“In ogni gesto di cura, c’è la Ricerca. E ci sei tu, con il 5×1000”, questo il claim che contraddistingue la campagna 2024.
I volti e i gesti sono quelli dei medici, infermieri e OSS del Pronto Soccorso di Humanitas Gradenigo, coordinati dal dottor Gianfrancesco Alberto lato medico e da Cecilia Deiana lato infermieristico, impegnati nell’organizzare al meglio gli accessi al Pronto Soccorso e indirizzare più rapidamente e in modo personalizzato le cure fin dal triage infermieristico, o quelli dei medici Alessandra Farnetti e Renato Parente, che approfondiscono l’efficacia di due biomarcatori utili a garantire follow-up e terapie più personalizzate anche nei melanomi iniziali. Il professor Alessandro Repici, il dottor Mohammad Ayoubi eildottor Matteo Goss sono coinvolti in numerosi progetti di Ricerca per la cura del tumore del colon-retto e delle malattie infiammatorie croniche intestinali, anche grazie all’aiuto dell’Intelligenza Artificiale in Endoscopia e l’ecografia delle anse intestinali.Un’altra storia mostra i volti del dottor Andrea Ferraris, del dottor Mohammad Ayoubi, delle dottoresse Luciana Framarin e Valentina Carrozzo e dell’infermiera Antonella Antonelli, in rappresentanza del team di gastroenterologi, radiologi e ricercatori, che studiano l’efficacia dell’ecografia delle anse intestinalinella diagnosi e nel follow-up delle MICI, malattie infiammatorie croniche intestinali checolpiscono in Italia oltre 250.000 persone, con un notevole aumento tra i giovani.
Niente di tutto questo sarebbe stato possibile senza il supporto dei cittadini, espresso attraverso il 5×1000. Ed è proprio sul valore infinito della firma di ogni persona per il bene di tante altre, che si basa la nuova campagna.
L’identità visiva incentrata sul colore, che è stata costruita in questi anni da Catoni Associati, si arricchisce degli scatti di Maki Galimberti. Il prestigioso fotografo ha ritratto medici dietro le quinte del loro lavoro. Immagini in sala operatoria o in ambulatorio, sovrapposte poi, come in un puzzle, a foto di ricercatori e ricercatrici in laboratorio.
“Ritrarre medici, infermieri, ricercatori e ricercatrici, nei momenti salienti del loro lavoro, catturare i loro gesti quotidiani che, dal punto di vista di noi pazienti e cittadini, rappresentano cura e speranza, è stato molto intenso. In un certo senso, è stato come entrare a far parte della squadra, sentire quello che sentono questi professionisti impegnati per la salute delle persone. Credo che dagli scatti emerga come lo sguardo più bello da catturare sia proprio quello di chi non ha tempo per essere fotografato, di chi lavora lontano dai riflettori”, racconta Maki Galimberti.
Il nuovo simbolo della campagna sintetizza proprio questa collaborazione: l’infinito colorato racconta il rapporto tra Ricerca e cura, reso vivo dal supporto che ogni persona può dare con una firma sulla dichiarazione dei redditi.
Queste storie sono raccontate anche sui siti internet e i canali social di Humanitas con un format ad hoc, accompagnati dall’hashtag #condividilinfinito
Per sostenere la ricerca di Humanitas Gradenigo è sufficiente una firma nello spazio dedicato alla Ricerca Sanitaria nella dichiarazione dei redditi, e inserire il codice fiscale di Fondazione Humanitas per la Ricerca 97408620157