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Cos’è l’epidemia da nuovo Coronavirus SARS-CoV-2: sintomi, pericoli e cura

Si tratta di un virus respiratorio della grande famiglia dei coronavirus (CoV) che può rendersi responsabile di patologie di entità variabile: dal comune raffreddore a sindromi respiratorie più serie come la MERS e la SARS. È “nuovo” perché mai identificato in precedenza nell’uomo.

 

Il nuovo Coronavirus SARS-CoV-2 è un virus respiratorio appartenente alla grande famiglia dei coronavirus (CoV). Questi virus possono rendersi responsabili di diverse patologie di entità variabile: dal comune raffreddore a sindromi respiratorie più serie come la MERS (sindrome respiratoria mediorientale, Middle East respiratory syndrome) e la SARS (sindrome respiratoria acuta grave, Severe acute respiratory syndrome).

Il nome è dovuto alla presenza di punte a forma di corona sulla superficie del virus. I coronavirus sono comuni in specie animali come i pipistrelli e i cammelli, ma può accadere che evolvano e infettino l’uomo. La capacità dei virus presenti nel mondo animale di diventare patogeni per l’uomo si chiama “salto di specie” o spillover. A oggi conosciamo sette tipologie di coronavirus umani, i primi furono identificati a metà degli anni Settanta, mentre gli ultimi sono più recenti (SARS-CoV, 2002; MERS-CoV, 2012), fino al nuovo coronavirus SARS-CoV-2 di questi ultimi mesi.

Si parla di “nuovo Coronavirus” perché questo ceppo di coronavirus è a tutti gli effetti “nuovo”, in quanto mai identificato in precedenza nell’uomo. In particolare, SARS-CoV-2 non era mai stato identificato prima della sua segnalazione in Cina, nella città di Wuhan, a dicembre del 2019. Il virus è stato così chiamato dal “Coronavirus study group” dell’International Committee on Taxonomy of Viruses (la commissione deputata a classificare e a denominare i virus) perché ritenuto “fratello” del virus responsabile della SARS (SARS-CoV). COVID-19 è il nome della malattia da nuovo coronavirus: “CO” indica corona, “VI” virus, “D” significa disease (malattia in inglese) e 19 si riferisce al 2019, l’anno della sua comparsa.

Il nuovo coronavirus è pericoloso?

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, circa l’80 per cento delle persone infettate guarisce senza bisogno di particolari cure. In circa una persona su sei la malattia è seria e causa difficoltà respiratorie, mentre al momento il tasso di mortalità è di circa il 2 per cento. Sono più suscettibili alle forme gravi di COVID-19 i soggetti anziani e i pazienti con malattie pre-esistenti, in particolare diabete e patologie cardiache.

I sintomi del nuovo Coronavirus e la diagnosi

L’infezione da nuovo Coronavirus può manifestarsi con sintomi lievi come raffreddore, mal di gola, tosse e febbre, o con sintomi più seri come polmonite e difficoltà respiratorie. In alcuni soggetti poi, la presenza del virus non si accompagna né a sintomi né a una condizione di malessere.

Data la somiglianza dei sintomi legati all’infezione da nuovo Coronavirus con quelli dell’influenza stagionale, per confermare la diagnosi di COVID-19 è necessario sottoporre il paziente a esami specifici di laboratorio. La diagnosi viene eseguita nei laboratori di riferimento regionale seguendo i protocolli “Real Time PCR” per SARS-CoV-2 stabiliti dall’Organizzazione mondiale della sanità. Il paziente viene sottoposto a un tampone faringeo: un esame rapido, non invasivo e indolore che prevede, mediante un bastoncino cotonato che viene inserito in bocca, il prelievo di un campione della secrezione a livello della gola (in particolare sulla mucosa della faringe posteriore). Il campione viene poi conservato secondo specifici criteri e analizzato in laboratorio al fine di verificare la presenza del virus.

Come si cura la COVID-19?

Non disponiamo ancora di una terapia specifica per la malattia. Il trattamento si basa sui sintomi del paziente tenendo conto del quadro clinico complessivo.