La dermochirurgia è una branca della medicina che si occupa di diagnosticare e curare patologie a carico della pelle, per le quali molto spesso si rende necessario il trattamento chirurgico.
Di lesioni benigne della pelle, come le lesioni cistiche o i nevi, e lesioni invece più pericolose, come i tumori cutanei, hanno parlato la dottoressa Alessandra Farnetti e la dottoressa Anna Maria Ronco, della Dermochirurgia oncologica di Humanitas Gradenigo, ospiti in studio a Filo diretto su 7 Gold Telecity Torino.
“In Humanitas Gradenigo ci occupiamo in particolare della diagnosi e del trattamento dei tumori cutanei, comprese le forme precancerose, quelle che possono poi evolvere verso forme tumorali. Il trattamento chirurgico di queste lesioni può essere molto semplice, con interventi in anestesia locale a livello ambulatoriale, fino a interventi più complessi in anestesia generale che prevedono riparazioni importanti con l’utilizzo di lembi o innesti”, spiega la dottoressa Farnetti.
L’importanza del gruppo interdisciplinare
“Il servizio di dermochirurgia è nato in Humanitas Gradenigo nel 2001, con la figura del professor Luigi Santoro, noto dermochirurgo torinese. Il servizio, dal suo avvio, si è ingrandito moltissimo. Il nostro punto di forza è un approccio multidisciplinare alla patologia cutanea, grazie alla collaborazione di diversi specialisti che insieme fanno la differenza, offrendo al paziente una diagnosi e una terapia più appropriata”, racconta la dottoressa Ronco.
“Il paziente con tumore cutaneo viene gestito da un gruppo interdisciplinare e dunque viene preso in carico dal centro di riferimento; si seguono percorsi codificati da diversi specialisti facenti parte della rete oncologica del Piemonte e della Valle d’Aosta”, specifica la dottoressa Farnetti.
I tumori cutanei
Come spiega la dottoressa Ronco: “La pelle è un organo molto importante e complesso, non è solo un rivestimento. Presenta molte cellule e da tutte queste possono nascere lesioni tumorali. I più frequenti sono i carcinomi che nascono dalle cellule epiteliali, quelle di rivestimento dell’epidermide. Il melanoma invece nasce dai melanociti, le cellule che producono melanina.
I carcinomi, che sono curabili, si dividono in basocellulari (80%) e spinocellulari (20%). Il melanoma occupa una piccola fetta dei tumori cutanei ma può essere molto aggressivo; anche questo tipo di tumore può essere curabile, soprattutto se diagnosticato in fase precoce”.
“Il melanoma è in notevole aumento – aggiunge la dottoressa Farnetti – negli ultimi 15 anni infatti la sua incidenza è raddoppiata. Il Piemonte è al primo posto come incidenza di nuovi casi a livello di tutte le regioni italiane e Torino è la città in cui si registra il maggior numero di melanomi in un anno. L’età media di insorgenza è intorno 50 anni”. Pertanto è molto importante diagnosticarlo precocemente, per farlo però occorre la collaborazione del paziente, che è chiamato a osservare la propria pelle e a rivolgersi al medico in presenza di cambiamenti o segnali sospetti.