COME TI POSSIAMO AIUTARE?

Prenotazioni
011.1910.1010
Centralino
011.1910.1001

Ecoendoscopia, primo intervento eseguito in Piemonte

Prosegue la collaborazione tra la Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva dell’Ospedale e l’analoga Unità dell’Ospedale Humanitas di Rozzano: «Già eseguite oltre 70 procedure – spiega il dottor Mohammad Ayoubi – su patologie dell’apparato digerente, delle vie biliari e del pancreas».

«L’attività di ecoendoscopia di Humanitas Gradenigo è destinata a crescere ancora: finora abbiamo trattato con esiti più che soddisfacenti oltre 70 pazienti, anche piuttosto complessi. Consapevoli del fatto che si tratta di un esame destinato a essere sempre più indicato per patologie molto diffuse e importanti, il nostro Ospedale si candida come punto di riferimento regionale in fase diagnostica e interventistica». Con queste parole, il dottor Mohammad Ayoubi, responsabile di Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva di Humanitas Gradenigo, sintetizza i primi cinque mesi di attività di ecoendoscopia: «Esattamente come abbiamo fatto dallo scorso ottobre a oggi – aggiunge -, proseguiremo nella collaborazione con l’Endoscopia dell’Ospedale Humanitas di Rozzano diretta dal professor Alessandro Repici e ci avvarremo della presenza del dottor Andrea Anderloni che sarà affiancato dal dottor Nicola Leone». Una sinergia che si è rivelata positiva anche in virtù dell’ampio coinvolgimento dell’Ospedale Humanitas Gradenigo: «Day hospital, anatomia patologica, anestesisti, personale medico e sanitario assistenziale, ufficio ricoveri: hanno tutti lavorato insieme per mettersi al servizio del paziente e contribuire al buon funzionamento della nuova attività», sottolinea ancora il dottor Ayoubi.

L’ecoendoscopia è la metodica che permette di studiare e affrontare le patologie dell’apparato digerente, delle vie biliari e del pancreas. Consente di eseguire un’esplorazione ecografica delle pareti dei visceri e delle regioni circostanti grazie a una piccola sonda a ultrasuoni posta sulla punta dell’endoscopio. Alle potenzialità diagnostiche, la metodica abbina un’ampia serie di possibilità terapeutiche.

Proprio il dottor Anderloni e il dottor Ayoubi hanno eseguito negli ultimi giorni di febbraio un intervento congiunto, fino ad allora mai realizzato in Piemonte, su una paziente oncologica proveniente dalla provincia di Cuneo: «S’è trattato del drenaggio ecoendoscopico della via biliare cui ha fatto seguito il posizionamento di una protesi duodenale – precisa il dottor Ayoubi -. Un doppio trattamento realizzato nella stessa seduta operatoria e durato nel complesso poco più di mezzora che ha permesso il ripristino del drenaggio di bile della via biliare principale ostruita e della pervietà del lume duodenale occlusa». Dopo l’intervento, la paziente ha potuto riprendere ad alimentarsi e s’è liberata dell’ittero che l’aveva colpita proprio per via della pressione sulla via biliare.

Circa l’11 per cento dei pazienti sottoposti in Humanitas Gradenigo a trattamento endoscopico delle patologie bliopancreatiche ha oltre 85 anni. Proprio per via della praticità e della riduzione dei tempi di intervento, l’ecoendoscopia interventistica è destinata a trovare sempre più spazio: «Pensiamo ad esempio ai pazienti anziani con infiammazione della colecisti – conferma il dottor Ayoubi -: per loro si può adottare una terapia medica seguita da un unico passaggio ecoendoscopico con il drenaggio della colecisti. L’anestesia è molto più leggera, il trattamento più semplice e le possibili complicazioni molto più ridotte». Di fronte alla calcolosi per via biliare, infine, il paziente viene sottoposto a Risonanza magnetica solo se il controllo ecoendoscopico l’ha reso necessario.