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Giornata mondale senza tabacco: togli la mascherina per bere un sorso d’acqua

Domenica 31 maggio ricorre l’appuntamento promosso dall’OMS per sensibilizzare sugli effetti negativi che il fumo produce sulla nostra salute. «Il fumo fa male sempre e fa male tantissimo – afferma il dottor Lucio Buffoni, responsabile dell’Oncologia di Humanitas Gradenigo -, ma per smettere di fumare non è mai troppo tardi: farlo prima dei 40 anni di età aumenta il vantaggio».

 

Spegni la voglia di fumare: se devi togliere la mascherina, fallo per bere un sorso d’acqua”. Domenica 31 maggio ricorre la Giornata mondiale senza tabacco, promossa dall’OMS (Organizzazione mondiale della sanità) e recepita da Humanitas Gradenigo per sensibilizzare sugli effetti negativi che il fumo produce sulla nostra salute. L’obiettivo della Giornata è incoraggiare le persone ad astenersi dal consumo di tabacco per almeno un giorno, invitandole a smettere di fumare definitivamente.

«Il fumo fa male sempre e fa male tantissimo: non solo ai polmoni, ma a svariati organi». spiega il dottor Lucio Buffoni, responsabile dell’Oncologia di Humanitas Gradenigo. Venti sigarette al giorno fanno aumentare di dieci volte il rischio di tumore al polmone, 40 sigarette al giorno lo fanno aumentare di 60/70 volte. Senza dimenticare i problemi cardiovascolari e il rischio di incappare in un altro tumore che non sia polmonare.

Il fumo risulta fortemente dannoso anche da un punto di vista estetico: «Denti gialli, alito cattivo, pelle opaca, rughe: col fumo si diventa più brutti e si va anche incontro a problemi legati alla sfera sessuale come impotenza e infertilità o che si possono ripercuotere sul feto», prosegue il dottor Buffoni. Che assicura: «Per smettere di fumare non è mai troppo tardi. Farlo prima dei 40 anni di età aumenta il vantaggio, ma anche smettere a 60 anni permette un significativo guadagno in termini di sopravvivenza: dopo 10-15 anni senza fumo, il rischio di tumore polmonare e quello di una cardiopatia coronarica sono più che dimezzati».

Ricordando l’utilità dei Centri antifumo e raccomandandone la frequentazione, il dottor Buffoni si sofferma ancora sul tumore del polmone: «Nel 2019 – afferma – in Italia si sono registrate 42mila 500 nuove diagnosi, è il secondo tumore più frequente tra gli uomini e il terzo tra le donne». Ma se fino agli inizi del millennio veniva utilizzato lo stesso schema di chemioterapia per tutti i tipi di tumore al polmone, oggi può essere adottata una medicina di precisione in grado di colpire sempre di più la cellula malata e di risparmiare quelle sane: «Esistono diverse possibilità di cura per lo stesso tumore – aggiunge l’oncologo di Humanitas Gradenigo -, che possono far guadagnare mesi e anni di vita. Merito della ricerca e del lavoro dei Gruppi interdisciplinari che prendono in cura i pazienti mettendo a loro disposizione le rispettive competenze e la capacità di renderle più efficaci attraverso il lavoro di squadra».

Domenica 31 maggio è perciò più che mai opportuno rinunciare al tabacco: «Un sorso d’acqua o una qualsiasi altra azione sono sempre meglio di una sigaretta – conclude il dottor Lucio Buffoni -. Sensibilizzare i fumatori, soprattutto quelli più giovani, significa soprattutto migliorare la loro salute e il loro futuro».