Cento donne, cento voci, cento fotografie e cento storie di rinascita dopo il tumore del seno: l’ospedale Humanitas Gradenigo porta al Salone Internazionale del Libro, la più importante kermesse italiana dedicata all’editoria, alla lettura e alla cultura in programma a Torino dal 9 al 13 maggio, il racconto di Sorrisi in Rosa e l’importanza della prevenzione senologica femminile.
Sabato 11 maggio alle ore 17,30 sul palco dell’Arena Piemonte (Padiglione 2, Lingotto Fiere) l’incontro “Sorrisi in Rosa: storie di rinascita” – moderato da Stefano Francescon – vedrà la partecipazione di numerosi ospiti: il dottor Davide Ottaviani, referente del Day Hospital Oncologico di Humanitas Gradenigo, la fotografa Luisa Morniroli, anima del progetto, Sarah Francesca Evi, volto storico di Sorrisi in Rosa, Adriana Cardia, Mara Clarichetti, Barbara Gerardi e Gina Napolitano, le pazienti torinesi che negli anni hanno dato voce a Sorrisi in Rosa con le loro testimonianze e l’attore Fabio Troiano che presterà la sua voce per la lettura delle loro storie.
Storie di rinascita dopo la malattia, ma anche di forza, coraggio e positività per affrontarla: sono queste le tre parole che meglio rappresentano Sorrisi in Rosa, il progetto nato nel 2016 da un’idea dei senologi di Humanitas in collaborazione con la fotografa Luisa Morniroli e la scrittrice Cristina Barberis Negra, artiste e donne che si sono incontrate proprio nella malattia.
Obiettivo di Sorrisi in Rosa: sensibilizzare sul tema della prevenzione senologica a partire dall’esperienza delle donne che hanno vissuto la crisi di una diagnosi di tumore del seno, riuscendo a dare un senso alla malattia e ad incoraggiare e sostenere, con speranza ed energia, altre pazienti, mettendo a disposizione la propria storia.
«È importante continuare a parlare di tumore del seno – afferma il dottor Davide Ottaviani, Referente Day Hospital Oncologico di Humanitas Gradenigo -: con circa 60mila nuovi casi all’anno in Italia, si conferma la neoplasia più frequente a tutte le età. Il progetto Sorrisi in Rosa ha dimostrato e testimoniato che però non tutto finisce con la diagnosi: la convivenza con la malattia e il ritorno alla vita sono possibili anche grazie alla condivisione di esperienze e di sorrisi che fan sentire meno sole e meno fragili. È merito delle nostre pazienti in prima linea se possiamo dire che la vita può essere ancora più bella e sono sempre loro che ci aiutano a ricordare che la miglior cura è proprio la prevenzione».
Un messaggio di speranza, semplice e spontaneo come un sorriso, che però può fare la differenza, come indicano anche i dati dello studio Cremit, il Centro di Ricerca sull’Educazione ai Media, all’Innovazione e alla Tecnologia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano commissionato da Humanitas tra ottobre e dicembre 2022. La misurazione degli effetti della narrazione – con foto e racconti – sulle donne con tumore del seno ha dimostrato di avere un impatto fortemente positivo sui loro percorsi di cura: non a caso, le tre parole chiave con cui le oltre 400 intervistate, tra pazienti, caregiver e testimonial, hanno descritto l’esperienza della malattia sono state appunto forza, coraggio e positività.
Sorrisi in Rosa, la storia
Il progetto dedicato alla sensibilizzazione e prevenzione senologica “Sorrisi in Rosa” è nato nel 2016 da un’idea dei senologi di Humanitas in collaborazione con la fotografa Luisa Morniroli e la scrittrice Cristina Barberis Negra, entrambe ex pazienti, e ormai coinvolge oltre 100 donne protagoniste di storie di malattia e rinascita da Torino a Catania, da Milano a Bergamo e Varese.
Negli anni, i volti di Sorrisi in Rosa sono diventati ritratti esposti in mostra in tutti gli ospedali Humanitas, le voci di Sorrisi in Rosa si sono trasformate in podcast narrati da voci femminili del mondo dei social, della radio e del giornalismo – come Costanza Caracciolo, Giusy Buscemi e l’attrice Sonia Bergamasco – e ancora le storie sono state raccolte nel libro “Sorrisi in Fiore”.
Prevenzione e Ricerca: alleate della guarigione
Sorrisi in Rosa è parte di Pink Union di Fondazione Humanitas per la Ricerca, il progetto a sostegno della salute femminile che rappresenta l’impegno di medici e ricercatori che ogni giorno lavorano per aprire nuove strade alla cura delle patologie tipicamente femminili. Per sostenere la Ricerca si può andare su www.sorrisinrosa.it, dove si trovano anche tutti i racconti raccolti negli anni. Le donazioni sosterranno iniziative di supporto psico-sociale per accompagnare le pazienti nell’affrontare gli effetti delle cure, come i cambiamenti del proprio corpo.