Conclusi i lavori: il Pronto soccorso di Humanitas Gradenigo ha un nuovo ingresso, riorganizzato in un ambiente protetto e direttamente accessibile dai mezzi di soccorso.
Da qualche giorno il Pronto soccorso di Humanitas Gradenigo appare trasformato per via del nuovo ingresso e della camera calda, lo spazio coperto direttamente accessibile dai mezzi di soccorso che permette al personale del Pronto soccorso di accogliere i pazienti in un ambiente protetto.
Ben visibile anche da corso Regina Margherita, la camera calda si trova in prossimità del tradizionale ingresso di via Ignazio Porro 2 ed è stata realizzata sul lato della carreggiata che fino allo scorso mese di febbraio era riservato al transito delle ambulanze. I lavori che hanno rinnovato l’ingresso del Pronto soccorso sono durati nel complesso poco più di un mese e non ne hanno mai interrotto l’attività.
Da oggi accedere al Pronto soccorso di Humanitas Gradenigo risulta pertanto più facile: «E’ un ulteriore passo avanti verso il potenziamento del Pronto soccorso e il miglioramento dell’accoglienza – commenta il dottor Giorgio Carbone, responsabile della Medicina e Chirurgia d’urgenza di Humanitas Gradenigo -. Prendere in carico il paziente e informare i suoi familiari al momento dell’arrivo e nelle fasi che precedono e seguono la valutazione infermieristica, serve a orientare e rassicurare chi arriva in Pronto soccorso. La presenza della camera calda favorisce fin dal primo momento questo tipo di presa in carico».
Il Pronto soccorso di Humanitas Gradenigo è un punto di riferimento prezioso per il territorio di Torino e provincia: nel corso del 2016 ha curato oltre 43mila pazienti e nei mesi invernali ha fronteggiato in modo ordinato il picco influenzale che ha fatto registrare un aumento nel numero di accessi pari al 25%.
La realizzazione della camera calda del Pronto soccorso fa parte del percorso di rinnovamento e crescita dell’Ospedale che nell’ultimo anno e mezzo ha visto, tra le azioni più importanti, la sostituzione di tutti i letti delle degenze, l’adozione di una nuova TAC (più performante e con dosi di radiazione più basse) e l’attivazione del nuovo Centro prelievi, dotato di spazi più ampi che permettono maggiore comfort e minori attese grazie a cinque salette riservate e un’area d’attesa da 57 posti a sedere.