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«La TC a bassa dose è un grande aiuto nella valutazione del mieloma multiplo»

«Risulta molto utile nei pazienti affetti da questa patologia ematologica perché attraverso una singola acquisizione, dal cranio alle caviglie, consente di valutare la presenza di zone scheletriche con una minore densità» spiega il dottor Andrea Ferraris, responsabile della Diagnostica per immagini di Humanitas Gradenigo.

 

La Diagnostica per immagini di Humanitas Gradenigo ha di recente adottato un nuovo protocollo di acquisizione con Tomografia Computerizzata che permette con una singola scansione a bassa dose di valutare l’intero scheletro osseo. Il metodo risulta molto utile in particolare nei pazienti con diagnosi di mieloma, un tumore che colpisce le cellule del midollo osseo. «È un esame che va a sostituire quella che un tempo era l’RX sistematica scheletrica ossea, ossia tutta una serie di radiografie fatte ai pazienti con mieloma multiplo per individuare le lesioni scheletriche tipiche della patologia – spiega il dottor Andrea Ferraris, responsabile della Diagnostica per immagini di Humanitas Gradenigo -. In passato, non si usava la TC proprio a causa delle troppe radiazioni e la sistematica scheletrica ossea era di fatto l’unica indagine a disposizione: un esame lungo che prevedeva molte radiografie dei diversi ambiti scheletrici».

Quanto dura la TC a bassa dose di radiazioni?

«La durata della TC a bassa dose di radiazioni (Low Dose Whole Body CT) può variare fino a un massimo di trenta secondi e, attraverso una singola acquisizione dal cranio alle caviglie, consente di verificare la densità ossea senza l’uso di mezzo di contrasto. Rappresenta un esame di secondo livello, che consente dunque di determinare lo stadio della malattia».

Quali sono i vantaggi della TC a bassa dose di radiazioni?

«I vantaggi di questo nuovo protocollo sono molteplici. Innanzitutto, l’esame consente di acquisire un’immagine di tutto il corpo e, pertanto, i pazienti non devono sottoporsi a più radiografie, con conseguente risparmio di tempo e miglioramento dell’esperienza clinica. La sensibilità diagnostica della TC è maggiore rispetto a quella della radiografia tradizionale. Fornisce un dato oggettivo, rivalutabile anche a distanza. Infine, in via del tutto occasionale, questo esame, oltre a una valutazione dello stato delle ossa, può individuare possibili elementi, come lesioni polmonari, da approfondire attraversi esami più specifici».