COME TI POSSIAMO AIUTARE?

Prenotazioni
011.1910.1010
Centralino
011.1910.1001

Lesione menisco: sintomi e terapie per un rapido rientro allo sport

Vincere un oro olimpico a due mesi da un intervento al menisco è una grande impresa, ma non solo i campioni possono tornare a competere ad alti livelli in così poco tempo, dopo un intervento chirurgico al ginocchio.

Ne parliamo con il dottor Matteo Schirò, ortopedico di Humanitas Gradenigo.

Lesioni al menisco: quali sono i sintomi?

Una lesione del menisco del ginocchio si presenta con sintomi caratteristici quali il dolore acuto all’interno o all’esterno dell’articolazione, nel punto in cui il ginocchio si flette. Al dolore si può associare la sensazione di cedimento del ginocchio e perdita di forza e stabilità, mentre può non essere sempre presente il gonfiore.

Ciascun ginocchio è composto da due menischi, uno all’interno e uno all’esterno dell’articolazione, posti tra femore e tibia, che hanno la funzione di stabilizzare e aumentare la congruenza articolare tra le superfici di femore e tibia.

I menischi sono strutture fibrocartilaginee con una vascolarizzazione particolare: valida in periferia, molto ridotta nella porzione articolare. Questa caratteristica è fondamentale per comprendere il motivo per cui alcune lesioni possono guarire e non è necessario rimuovere la porzione di menisco lesionata. In caso di lesione a qualunque tessuto dell’organismo, è il sangue a trasportare i fattori rigenerativi che attivano e promuovono il processo di guarigione e riparazione delle lesioni. Pertanto, le lesioni del menisco che avvengono nella zona esterna più vascolarizzata possono guarire, se adeguatamente trattate, ripristinando la funzione stabilizzante.

Si può convivere con un menisco rotto?

Sulla base del tipo di lesione, si può convivere un menisco rotto o lesionato, a patto di non praticare attività sportiva da carico, come la corsa. Tuttavia, in caso di lesioni gravi, come la rottura del menisco a manico di secchio, oppure di lesioni instabili, è necessario l’intervento chirurgico. Pertanto, il menisco può essere suturato con speciali fili (suture meniscali) in artroscopia, come accade per le lesioni legamentose, in tutti i casi in cui è possibile, se la lesione avviene nella zona periferica (esterna). Quando la riparazione della lesione meniscale non è possibile, si interviene con la meniscectomia parziale, ovvero l’asportazione della più piccola porzione possibile di menisco lesionato, allo scopo di mantenere la funzione di ammortizzatore. Infatti, contrariamente a quanto accadeva in passato, la rimozione totale del menisco ha dimostrato di favorire usura e danni alla cartilagine del ginocchio che, nel tempo, aumenta il rischio di sviluppare artrosi degenerativa del ginocchio anche nelle persone giovani e attive (dopo i 40 anni). Inoltre, la rimozione totale del menisco era un intervento molto doloroso nel post operatorio dal momento che veniva completamente a mancare l’azione ammortizzante del menisco sull’osso.

In quanto tempo si può tornare allo sport dopo l’intervento?

A differenza degli sportivi olimpici e atleti professionisti, che dopo l’intervento al menisco seguono un percorso dedicato di riabilitazione intensa e dedicata al recupero del gesto sportivo, per gli sportivi amatoriali, i tempi di recupero e rientro alle attività sportive possono essere un po’ più lunghi.

Nei casi delle meniscectomie selettive e nei casi di suture stabili, il paziente può iniziare a camminare con le stampelle e può caricare sul ginocchio operato, mentre la fisioterapia inizia il giorno successivo l’intervento e proseguirà fino al recupero della mobilità, del tono muscolare e della propriocezione.

In genere, nella prima settimana dopo la meniscectomia è raccomandato di evitare sforzi eccessivi, mentre il rientro allo sport è possibile in 2 mesi dall’intervento (a Djokovic, oro olimpico nel tennis 2024, è bastato 1 mese). Con lasutura meniscale, è raccomandato non flettere il ginocchio (accovacciarsi) per almeno tre mesi, mentre il rientro allo sport può avvenire a 6-12 mesi, secondo il parere dell’ortopedico.