Registrare in modo corretto le variazioni di dimensioni di un tumore è un importante strumento di valutazione delle cure. Adesso è possibile anche in Humanitas Gradenigo grazie al nuovo Ris Pacs.
Come reagisce un tumore alla terapia oncologica in corso? La risposta può arrivare anche da un esame radiologico (Tac, Risonanza magnetica, radiografia) eseguito secondo i criteri Recist: «Una tecnica standardizzata per la misurazione dei tumori che garantisce l’obiettività e riduce la variabilità tra i diversi osservatori», spiega il dottor Francesco Musante, direttore della Diagnostica per immagini di Humanitas Gradenigo. «I criteri Recist rappresentano un protocollo internazionale che, tra i vari effetti, consente un confronto oggettivo nel tempo ed elimina le possibilità di errore».
Registrare in modo corretto le variazioni dimensionali di un tumore primario e delle lesioni secondarie rappresenta un importante strumento di valutazione delle terapie antitumorali. Adesso è possibile anche in Humanitas Gradenigo per merito del nuovo Ris Pacs: «Si tratta di un Sistema informatico radiologico che regola il Sistema indicizzato di archiviazione immagini – spiega il dottor Corrado Germano, responsabile dei Sistemi informativi di Humanitas Gradenigo – e che porta con sé una serie di miglioramenti utili al lavoro di tutto l’ospedale». Oltre a essere disponibili per i diversi professionisti in qualsiasi momento e da qualsiasi luogo, i referti sono firmati digitalmente, inseriti nel cd consegnato al paziente e stampabili dal sistema: «Anche gli esami archiviati sono adesso facilmente accessibili – prosegue il dottor Germano – una modalità che favorisce l’affidabilità assoluta nel processo di attribuzione delle immagini al paziente, identificato in sede di accettazione e collegato al Pacs senza possibilità di errore».
Il nuovo Ris Pacs di Humanitas Gradenigo consente inoltre il cosiddetto referto strutturato: tutte le immagini che hanno suggerito la conclusione del referto diventano facilmente consultabili per mezzo di alcuni collegamenti ipertestuali, a disposizione del medico e del paziente. Una Tac all’addome contiene fino a 700 immagini ma quando segnala un nodulo epatico lo rende visibile in appena quattro o cinque immagini: il nuovo Ris Pacs permette di “metterlo in evidenza” con un collegamento ipertestuale che facilita il lavoro di chi lo dovrà leggere.
Tra i principali beneficiari del nuovo Ris Pacs figurano anche i chirurghi, ora in grado di effettuare in sala operatoria ricostruzioni di rilievo che, attraverso il cosiddetto MPR (MultiPlanar Reformation), consentono loro di visualizzare ed elaborare le immagini funzionali all’intervento. Altrettanto importante sarà l’introduzione dell’OrthoView, strumento di misurazione che nell’imminenza di un intervento di chirurgia protesica permette di individuare in modo assoluto la tipologia e la misura della protesi adatta al paziente: «Per l’ortopedico non è più necessario effettuare le pianificazioni in modo manuale con la dima e la pellicola – chiude il dottor Germano – perché può contare su un software che gli garantisce il massimo della precisione».
La Diagnostica per immagini di Humanitas Gradenigo fornisce un supporto fondamentale all’attività dell’Oncologia dell’ospedale e accompagna quotidianamente quella del Pronto soccorso. Il nuovo Sistema informatico favorisce perciò l’ottimizzazione di prodotto e diagnosi, consentendo di catalogare, archiviare e tipizzare in tempi rapidi e con la massima precisione ogni singola procedura.